Valencia e la città della scienza

Valencia e La Città della Scienza

Potrebbe essere un’idea per un bel viaggetto a Pasqua, in primavera la Spagna è una meta meravigliosa. Arte, mare e scienza. Quest’ultima è per me un richiamo troppo forte e la prima cosa che ho fatto, appena arrivata a Valencia è andare a visitare “La Città della Scienza”. Si tratta di un immenso complesso architettonico che ha ricostruito un intero quartiere della città, nel letto del fiume Turia. Il famoso architetto Santiago Calatrava ha realizzato una città dedicata all’arte, alla natura ed alla scienza. Si divide in 6 complessi: Palazzo delle Arti; Umbracle; Hemisferic; Museo della Scienza; Oceanografic; Agorà. Tutto immerso in distese di acqua cristallina.
Ci vogliono almeno due giorni per visitarla tutta, quindi sarebbe ideale scegliere ciò che più interessa. Io ovviamente ho scelto il Museo della scienza dove si trova il modello della doppia elica del DNA alta svariati metri. Nel laboratorio del DNA è possibile in viaggio virtuale nel “genoma” ed assistere a come si accoppiano i cromosomi per dare origine alla vita. È il museo più grande di tutta la Spagna e l’architettura dall’esterno ricorda lo scheletro di un animale gigantesco, forse un dinosauro. Il Palazzo delle Arti contiene 4 teatri, dove si organizzano spettacoli e concerti. Per questo Palazzo alto circa 75 metri Calatrava ha pensato ad una nave che entra nel fiume Turia. L’Umbracle, è un Palazzo lungo 320 metri che Calatrava ha voluto costruire per far sì che le persone vi camminassero dentro, ammirando le opere d’arte contenute. Tutto come se fosse un giardino d’inverno. L’Hemisferic, contiene un grande planetario ed emerge dalle acque, come se fosse un grande occhio. L’Oceanografic, contiene il più grande acquario d’Europa con 500 specie. Per un totale di 45.000 esemplari diversi L’Agorá, è l’ultimo in ordine di costruzione, 5000 metri quadrati adibiti a manifestazioni sportive, per questo edificio Calatrava ha pensato al muso di una balena, che fuoriesce dall’acqua.
Dopo aver parlato di ciò che a me interessava particolarmente, vi dico altri luoghi che vale la pena vedere. La Lonja de la seda, dove i mercanti che tornavano dall’Oriente scambiavano le merci. Dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità. Nel centro storico, troviamo le porte di accesso della città antica.
La Cattedrale, splendido esempio di stile che mescola romanico e gotico. A fianco alla cattedrale si alza maestoso il campanile Miguelete. Non dimenticate una puntatina alla Plaza de Toros. Ecco qui, mi vorrei soffermare un attimo. Vi parlo di “puntatina”, perché invece noi siamo entrati a vedere la Corrida e quasi me ne vergogno a dirlo, perché è stato lo spettacolo più cruento e brutto, che io abbia visto mai. Non abbiamo neanche visto la fine, al contrario di quello che pensavamo, i tori sono attaccati dal torero , finché il povero animale non muore. Viene poi portato via trascinato in modo atroce.
Cambio discorso e vi parlo infine della bellissima spiaggia De Mallvarosa, dove poter ammirare l’alba con colori spettacolari. In questa meravigliosa distesa di sabbia, dei veri e propri artisti si dilettano ad effettuare sculture di sabbia, dei veri capolavori. Concludo esortandovi a fare incetta di Paella alla Valenciana, vera goduria per gli amanti di questo piatto.

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