“Noi che non siamo come le altre”

È il titolo di un libro di una grande scrittrice spagnola sceneggiatrice laureata in filosofia.

Io spessissimo compro libri attirata dal titolo, ma questo penso che sia una consuetudine molto diffusa.

Attratta,  l’ho comprato.

Ovvio che consiglio di leggerlo, a tutte le donne che non si sentono come le altre.

Va da se che non essere come le altre non vuole significare che si è migliori!

Anzi…

Io sono stata una bambina un po’ “diversa” oserei dire anche un po’ “stranetta”.

Nella fattispecie, mi ricordo di aver fatto fare l’albero di Natale a mia mamma ad Agosto. E poi volevo, una volta fatto, lei lo buttasse dalla finestra.

Io parlavo a 6 mesi ed ero già con un carattere, strano d’accordo, ma anche molto  forte.

Ho tentato di togliere di mezzo la mia adorata sorella. Da piccolissime non lo era, da me  così adorata.

Mi hanno più volte fermata, mentre cercavo di farla capitolare, piccolina in culla.

Diciamo che la gelosia verso di lei, più piccola di due anni, aveva generato  in me l’idea, che i miei genitori, avendo voluto  un’altra figlia, non mi volessero più bene.

Andavo frignando in giro dicendo che nessuno voleva più bene a “Malammala”.

Io mi soprannominavo cosi’…da sola poi.

Indi  per cui, mi hanno beccata mentre cercavo con un chiodo di pulirgli il nasino.

Quando mia madre se ne è accorta, mi sono giustificata dicendo ,che io la vedevo sempre che gli puliva il naso con i cotton fioc e che io usavo i chiodi!!!

Non capivo tutto questo allarmismo. E che differenza poteva esserci, tra un chiodo ed un cotton fioc.

D’altronde che stavo facendo mai!

Oppure cercavo di ficcargli il mio ciuccio, insistentemente,. Quasi fino a soffocarla.

Lei non lo voleva ed io invece non potevo farne a meno.

Per cui mi sentivo sempre dire da tutti “vedi tua sorella più piccola non lo usa, tu invece sempre con il ciuccio in bocca” . Avevo così dedotto che se io gli avessi messo in ciuccio in bocca, avrebbero smesso di fare questo paragone, che mi stava infastidendo al quanto!

E che sarà stato mai!

Mica l’avrei soffocata!

Povera sorellina mia .

Immaginatela in culla a pochi mesi, a sopportare le mie angherie! Oppure che so una volta, con la gomma da masticare, volevo solamente fargliela assaggiare!

Lei si stava solamentre strozzando in culla con quella gomma. E che sarà mai!!!

Ricordo che quando venivo redarguita, per questi miei attentati, mia mamma mi diceva di guardarmi allo specchio mentre piangevo!

E di ricordarmela bene quella sgridata.

In effetti ce  li ho bene in mente quei momenti, in cui piangendo davanti allo specchio, però  dicevo che non ero poi così brutta e cattiva.

Detto ciò, ora adulte per mia sorella sia, ben chiaro,  non farei una guerra ma due.  tanto la amo.

Ho vissuto e mi sono molto applicata negli studi,

però mi sono sentita sempre un po’ spettatrice del mondo.

E qui mi allaccio al libro.  Storie di quattro donne che Non Sono Come Le altre .

Purtroppo sono donne “dolcemente complicate”.

Ma che poi, saranno donne risolute e risolte.

Hanno viaggiato dentro se stesse, per poi diventare adulte coscienti e consapevoli.

Io continuo a sentirmi un po’ diversa. Non è una bella sensazione. Ma continuo a mettermi in discussione ogni benedetto giorno.

E penso che questo sia una cosa positiva.

🔹Le Donne troppo sicure di se, non mi sono mai piaciute, quelle che hanno una soluzione per tutto🔹

No non fanno proprio per me.

Spesso do loro ragione. Tanto a me che cambia?

Io ho da fare, devo ancora migliorarmi.

Vi abbraccio .

 

 

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