Natale a New York

New York a Natale

 

Non pensavo facesse così eccessivamente freddo.
New York a Natale …le luci, la magia, la neve!
Si ok tutto ciò era vero.

Cinque giorni a -20 gradi, mai sentito tanto freddo in vita mia, neanche in seggiovia sulla Marmolada dove si ghiacciavano anche le lacrime!

Ma è stato bello, pensare a New York, mi metteva anche una certa ansia ed invece ti accoglie come si accoglie un figlio; ti senti parte integrante della città,  ti senti newyorkese.

È un mondo a noi sconosciuto, ne meglio ne peggio ma diverso è tutto così amplificato, grande, però accessibile.

Non ci si crede! Era tutto bello, le strade, la città con i suoi immensi grattacieli e poi il mio albergo, che con la sua stanza al diciassettesimo piano, mi dava la possibilità i godete dello skyline sul ponte di Brooklyn. Ci svegliavamo all’alba, dalla nostra camera con le pareti a vetro vedevamo l’alba sul famosissimo ponte.

Non posso dimenticare quei momenti, di meraviglia assoluta. Anche se il freddo è stato quasi debilitante, non ci ha fermato.

È stato meraviglioso vedere le fontane completamente ghiacciate, come quella di  Bryant Park.

È stato bello essere nel grand zero con il suo silenzio assordante. Le file però al freddo per visitare il Metropolitan Museum (MET),  il MOMA che è uno tra i più grandi al mondo contiene opere moderne e contemporanee, tra le più preziose al mondo di Cezanne, Dalì e Matisse. Particolare l’architettura del museo Guggenheim a spirale, dove le opere sono esposte  in modo da seguire questa particolarità.

Chi va a Natale gode della possibilità di visitare il quartiere di Dyker Heights a Brooklyn, dove i proprietari delle ricche ville, si sfidano a chi fa l’addobbo natalizio più spettacolare, arrivando a spendere anche ventimila dollari. E vi posso assicurare che di questo si tratta, di un grande spettacolo di luci sfavillanti, con i personaggi delle favole che si illuminano, sembra di essere in un set cinematografico.

Da non perdere un pranzetto da Sugar Factory

Ma di  New York si può  parlare ad oltranza. Ma non renderà mai l’idea, perché è un modo di essere e come tale ognuno la deve vivere a modo suo.