I momenti di dolore si ricordano di più dei momenti di gioia

Un profumo ci ricorda.

Un abito ci ricorda.

Un gesto ci ricorda.

Ho dei giorni interi che mi ricordano.

Il primo di settembre è il giorno che io riprendo servizio  dopo le vacanze estive.

Oggi primo Settembre 2020, non è  un primo settembre come tutti gli altri.

Per noi Proff. è stato un giorno pieno  di ansia e di incertezze. Ho come una bolla intorno alla testa.

A tratti anche se per poco, un grande sconforto.

Il primo Settembre  ha sempre lo stesso profumo, la stessa temperatura, gli stessi gesti, lo stesso rito di augurarci il Buon Anno Scolastico.

Oggi è diverso.

Il motivo, lo conosciamo tutti.

Ho vissuto 35 volte il Primo settembre (sono questi i miei anni di servizio).

Il primo settembre 2020 lo posso solo paragonare al primo settembre 2008.

Due giorni prima del primo settembre 2008.

Mio marito mi ha lasciata dicendomi che era innamorato di
un’ altra.
Arrivai a Scuola e la preside di cui ero la Vice mi ha guardata e mi ha detto: tuo marito ti ha lasciata !

Probabilmente  aveva già visto i visi delle donne che vengono lasciate dopo 30 anni di unione.

Evidentemente, gli occhi gonfi, i denti serrati, lo sguardo perso nel vuoto, delle donne che hanno subito questo danno, si percepiscono.

Quel dolore era così forte che sono riuscita a trasmetterlo ai miei cari colleghi che increduli prima dell’inizio del collegio docenti, cercavano di consolarmi, increduli davanti al quadretto rotto, della famiglia del Mulino Bianco.
Ecco, questo primo settembre oggi mi ha fatto pensare a quello, da ciò il titolo di questo mio scritto.

Per fortuna oggi alla vista dei miei colleghi in mascherina mi ha tirato subito su di morale… il dolore è passato.

Questo è passato subito di dolore.

Per fortuna.